

Posta dalla parte di tramontana, la chiesa è in Via Curtatone e Montanara a circa 100 metri dal Palazzo della Sapienza, sede della Facoltà di Giurisprudenza e della Biblioteca dell’Università di Pisa.
Ricordata come esistente già nel 1061, la chiesa in origine era dedicata anche a san Martino di Tours, ed ebbe annesso un ospedale per l’accoglienza di pellegrini e indigenti.
Dal 1076 al 1561 venne retta dai monaci camaldolesi che edificarono il contiguo monastero. A partire dal loro ingresso fu ricostruita anche la chiesa tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII secolo, in stile romanico-pisano.


Ai camaldolesi subentrarono i cavalieri di Santo Stefano che la ressero dal 1561 al 1594 e poi, dal 1594, i chierici regolari di San Paolo (o Barnabiti) che vi rimasero fino al 1783. Nel 1589 venne effettuato un importante intervento di ristrutturazione sia esterna (con l’apposizione sulla facciata dello stemma dell’Ordine di Santo Stefano papa e martire), sia interna; anche i Barnabiti apportarono numerose modifiche alla chiesa e al convento e si dedicarono all’educazione della gioventù pisana. Nel 1675, in seguito ad un incendio, vennero rifatti la volta della navata centrale e l’abside in forme barocche.


Nel 1784 la chiesa divenne sede di parrocchia, che inglobò il territorio di quelle della Madonna dei Galletti e dei Santi Felice e Regolo. Dal 1999 è chiesa universitaria, affidata alla Compagnia di Gesù.




Nel XX secolo la chiesa fu oggetto di due importanti restauri: il primo, nel 1921, comportò il riordino della cappelle laterali; il secondo, terminato nel 1964, fu finalizzato al ripristino delle forme romaniche originarie e si concluse con la riconsacrazione da parte dell’arcivescovo di Pisa Ugo Camozzo che ebbe luogo il 9 febbraio dello stesso anno. Nel 2001-2003 vi fu un restauro conservativo interno ed esterno su progetto di Alessandro Baldassari, che nel 2006-2008 curò la realizzazione dell’attuale area presbiterale. (fonte: wikipedia)
Gli ultimi articoli:
La nascita di Galileo Galilei, buon compleanno
“Galileo di Vincentio Ghalilei e di madre Giulia sua donna fu batezato a di’ 19 ditto Compari e Chavalieri forno el S.re Pompeo et Messer Haverardo de’ Medici in Chapella di S.to Andrea”. Così è scritto, parola più parola meno, sull’atto di battesimo di Galileo Galilei conservato all’archivio della Primaziale di Pisa, datato 19 febbraio…
Cavalli e Cavalli
Cavalli naturali e cavalli vapore…la natura fa il suo corso