
perché il cavallo è…passione, fotografia e viaggi.
Muoversi seguendo le competizioni dedicate a questo splendido animale, ogni settimana qualcosa da scoprire ed ammirare. Un’idea…un nuovo viaggio!
Oggi siamo a Varese.
L’appellativo di Città-giardino deriva dai numerosi parchi e giardini che si trovano nell’ambito del comune, in gran parte pertinenze di ville ivi edificate tra il XVIII secolo e l’inizio del XX secolo, prima da famiglie di nobili e più recentemente da industriali e rappresentanti dell’alta borghesia, originari soprattutto di Milano. Varese fa parte della Regione Agraria n. 4 – Colline di Varese, del Parco regionale Campo dei Fiori, e della Rete delle Città Strategiche (RECS).
Gli abitanti della città sono chiamati varesini, mentre gli abitanti del territorio circostante sono detti varesotti. Analogamente buona parte del territorio della provincia oltre i confini della città viene chiamato Varesotto.
Le prime tracce di un insediamento abitativo ritrovate sul territorio risalgono alla preistoria, infatti i numerosi reperti esposti nel museo di Villa Mirabello e i ritrovamenti di insediamenti palafitticoli sull’isolino Virginia dimostrano che il territorio era abitato già nel 3000 a.C.
Da non perdere: La Basilica di San Vittore, edificata tra XVI e XVII secolo su struttura trecentesca e le ville e i castelli, spesso edificati dalla famiglia Borromeo o in stile liberty, tra cui spicca Villa Ponti. (Fonte wikipedia)

Il lago di Varese (in lombardo lagh de Vares) è situato ai piedi delle Prealpi Varesine ad un’altitudine di 238 m s.l.m.; ha una profondità media di 11 m e massima di 26 m, mentre la superficie è di 14,95 km².
Si tratta del 10º lago italiano per estensione, fra quelli interamente compresi nei confini nazionali, e del 12º in totale.

E dopo la divertente serata all’ippodromo, un bel giro in bici costeggiando il lago, 28 chilometri di benessere…

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