Nella centralissima Piazza dei Cavalieri sorge, a fianco della Scuola Normale Superiore, la Chiesa dedicata a Santo Stefano papa martire.
La posa della prima pietra è datata 17 aprile 1565 e fu Cosimo I de’ Medici a volerla. Il progetto è di Giorgio Vasari che per costruirla in piena libertà, demolì la Chiesa di San Sebastiano. Il campanile venne aggiunto tra il 1570 ed il 1572.
La chiesa è dedicata all’Ordine dei cavalieri di Santo Stefano istituito per difendere i mari del Granducato dalla pirateria che in quegli anni spadroneggiava incontrastata.
All’interno sono custoditi molti tesori…tra i più affascinanti ci sono i vessilli strappati ai saraceni nell’epica battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571 che fece rimanere il vecchio continente devoto a Cristo e alla cristianità.

Iniziare con un sentito GRAZIE all’Associazione Nazionale Marinai d’Italia – Gruppo “Mario Naldini” è atto dovuto e sincero, quindi prendete nota: il martedì ed il giovedì dalle ore 10,00 alle ore 12,30 il luogo è accessibile e l’ingresso è libero.




San Lussorio è San Rossore (…per i pisani) clicca qui per leggere la sua storia.



L’opera, alta circa 4 metri e larga 3, era stata deteriorata dalle infiltrazioni d’acqua dal tetto soprastante la navata di destra della chiesa. Il restauro, curato dalla Soprintendenza di Pisa e sponsorizzato da una primaria catena della GDO si era reso necessario per ripulire la superficie pittorica e recuperare il legno.




La battaglia di Lepanto fu uno scontro navale avvenuto il 7 ottobre 1571 nel corso della guerra di Cipro tra le flotte musulmane dell’Impero ottomano e quelle cristiane (federate sotto le insegne pontificie) della Lega Santa. L’impero spagnolo e la Repubblica di Venezia erano le principali potenze della coalizione, poiché la Lega era in gran parte finanziata da Filippo II di Spagna e Venezia era il principale contributore di navi.

La metà delle navi proveniva dalla Repubblica di Venezia e l’altra metà era composta dalle galee dell’Impero spagnolo (con il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia), dello Stato Pontificio, della Repubblica di Genova, dei Cavalieri di Malta, del Ducato di Savoia, del Granducato di Toscana, del Ducato di Urbino, della Repubblica di Lucca (che partecipò all’armamento delle galee genovesi), del Ducato di Ferrara e del Ducato di Mantova. Questa flotta dell’alleanza cristiana era composta da 40.000 marinai e rematori e trasportava circa 20.000 truppe da combattimento: 7.000 fanti spagnoli, 7.000 tedeschi, 6.000 mercenari italiani pagati dalla Spagna e 5.000 soldati veneziani professionisti.
La battaglia, la quarta in ordine di tempo e la maggiore, si concluse con una schiacciante vittoria delle forze alleate, guidate da, Don Giovanni d’Austria, su quelle ottomane di Müezzinzade Alì Pascià, che morì nello scontro. (fonte wikipedia).
E con questo ultimo articolo si conclude il primo anno di programmazione di dettagliedintorni, sperando di aver contribuito alla promozione e valorizzazione del patrimonio artistico ed architettonico del territorio, la redazione augura Buone Feste a tutte le donne e gli uomini di buona volontà.

Gli ultimi articoli
La nascita di Galileo Galilei, buon compleanno
“Galileo di Vincentio Ghalilei e di madre Giulia sua donna fu batezato a di’ 19 ditto Compari e Chavalieri forno el S.re Pompeo et Messer Haverardo de’ Medici in Chapella di S.to Andrea”. Così è scritto, parola più parola meno, sull’atto di battesimo di Galileo Galilei conservato all’archivio della Primaziale di Pisa, datato 19 febbraio…
Cavalli e Cavalli
Cavalli naturali e cavalli vapore…la natura fa il suo corso